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Quartojosso è un'associazione culturale che mette a disposizione dei soci i suoi locali, dove ognuno può svolgere libere attività in proprio o seguire le iniziative comuni, quali:
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domenica 26 dicembre 2010

Perchè non un pannello?

Capita spesso che si inizi un lavoro e poi qualcosa vada storto. Talvolta una fessurina, all'inizio invisibile, pian piano si allunga inesorabilmente sotto i miei occhi increduli e io resto lì a guardare impotente e disarmata, senza darmi pace perchè non riesco ad arrestare il disastro imminente. Che fare, ad esempio, quando di un piatto faticosamente dipinto rimane soltanto il fondo? Che diamine, adesso che ne faccio? lo butto? no, che peccato, dopo tanto lavoro... massì, lo cuocio comunque, qualcosa ne verrà fuori! Mmm...e se provassi a fare una base su cui sistemarlo? Già, perchè no? E' così che è nato questo pannello raffigurante una riproduzione di un quadro di Rosina Wachtmeister che mi piaceva tanto...



Il fatto è che non mi è bastato. Mi è presa la febbre dei pannelli, e allora ne è succeduto un altro ...

....e siccome mi piace da morire dipingere facce, un'altro ancora



Del resto, anche il primo pannello che feci diversi anni fa raffigurava una serie di facce... a vederlo adesso mi fa una tenerezza!


Ma il cuore, dico il cuore, ce l'ho messo tutto nel lavoro di una notte, aspettando il Natale. Una sera piovosa passata a lavorare vicino al camino, provando e riprovando i colori, perchè doveva venir fuori una notte magica, una notte di Natale con la luna splendente...


2 commenti:

  1. Di ottimo effetto i tuoi pannelli, Bruna.
    La notte di Natale poi è proprio suggestiva, semplice ma efficace, piena di pudore e di mistero, per non eccedere verso la retorica...vien fuori un attimo sospeso nell'attesa di qualcosa che aspettiamo in silenzio.
    Perché anche la più piccola parola può sciupare la magica speranza che tutti teniamo dentro, che riveliamo a volte con gli sguardi, con i silenzi, anche in mezzo alle risate sguaiate, alle barzellette, alle battute.
    Non contano quelle, sono solo una maschera, la vera essenza è dentro, e tu ce l'hai mostrata.
    Ciao, Mirella

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  2. Grazie Mirella, mi hai fatto commuovere. Spesso gli oggetti che vengono fuori dalle nostre mani finiscono per rivelare inevitabilmente il nostro modo di essere, anche se noi non lo premeditiamo e non ne siamo consapevoli. Accade. Accade e basta. E quando qualcuno dice 'si vede che lo hai fatto tu' io mi chiedo sempre 'chissà da che cosa si capisce'... eppure, evidentemente si capisce. Del resto anch'io lo capisco guardando i lavori degli altri e, ogni volta che faccio questa constatazione, mi sembra sempre una cosa bellissima.

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