Capita spesso che si inizi un lavoro e poi qualcosa vada storto. Talvolta una fessurina, all'inizio invisibile, pian piano si allunga inesorabilmente sotto i miei occhi increduli e io resto lì a guardare impotente e disarmata, senza darmi pace perchè non riesco ad arrestare il disastro imminente. Che fare, ad esempio, quando di un piatto faticosamente dipinto rimane soltanto il fondo? Che diamine, adesso che ne faccio? lo butto? no, che peccato, dopo tanto lavoro... massì, lo cuocio comunque, qualcosa ne verrà fuori! Mmm...e se provassi a fare una base su cui sistemarlo? Già, perchè no? E' così che è nato questo pannello raffigurante una riproduzione di un quadro di Rosina Wachtmeister che mi piaceva tanto...
Il fatto è che non mi è bastato. Mi è presa la febbre dei pannelli, e allora ne è succeduto un altro ...
....e siccome mi piace da morire dipingere facce, un'altro ancora
Del resto, anche il primo pannello che feci diversi anni fa raffigurava una serie di facce... a vederlo adesso mi fa una tenerezza!
Ma il cuore, dico il cuore, ce l'ho messo tutto nel lavoro di una notte, aspettando il Natale. Una sera piovosa passata a lavorare vicino al camino, provando e riprovando i colori, perchè doveva venir fuori una notte magica, una notte di Natale con la luna splendente...
Che cos'è?
CARATTERISTICHE DELL'ASSOCIAZIONE
Quartojosso è un'associazione culturale che mette a disposizione dei soci i suoi locali, dove ognuno può svolgere libere attività in proprio o seguire le iniziative comuni, quali: intaglio del legno, ceramica, pittura e disegno, scultura in pietra, fotografia, etc.
L'associazione organizza mostre, ricerche e corsi, rivolti agli interni ed esterni, siano essi già esperti o del tutto principianti.
Quartojosso, associazione senza scopo di lucro, accoglie soci senza confini territoriali, e chiede adesioni, sostegno e solidarietà a privati ed enti.
domenica 26 dicembre 2010
mercoledì 24 novembre 2010
Dedicato ai tornitori
Per il momento sono tre. Per il momento non osano mostrarsi mentre lavorano...o meglio, ancora non osano mostrare i loro lavori (stortignaccoli, bisogna dirlo, ma non certo privi di fascino!). Suvvia, non abbiate paura, male che vada i lavori vanno a finire su tutte le pareti intorno! Sigh.
Prendete coraggio e guardate questo ragazzo
Bè, niente male, malgrado la fine poco edificante. Ma secondo me quest'altro signore
ha davvero molto da insegnare : mi son ritrovata ad esplorare avidamente tutti i suoi video correlati !!!
Prendete coraggio e guardate questo ragazzo
Bè, niente male, malgrado la fine poco edificante. Ma secondo me quest'altro signore
ha davvero molto da insegnare : mi son ritrovata ad esplorare avidamente tutti i suoi video correlati !!!
martedì 9 novembre 2010
Niente è meglio di un thè caldo...
Con questa pioggia che non smette, con questo buio già alle cinque del pomeriggio, che cosa più di un thè caldo puo' rimettermi in pace col mondo? Solo il pensiero dell'argilla. Mentre sorseggio penso a che cosa potrei fare con il pezzetto di argilla che mi trovo a casa. Non è semplice : senza colombini...senza sfogliatrice...ad un tratto mi viene in mente che non ho mai fatto una teiera, non mi è neanche mai balenata l'idea. Chissà perchè. Certo a casa non posso farla, così senza attrezzi, ma l'idea continua a rimbalzarmi nella testa finchè non mi metto a cercare ispirazione sulle pagine del web. Sfoglia che ti risfoglia, ecco che all'improvviso mi si apre un mondo di teiere! Toh, giusto per me, hai visto mai? Teiere di tutti i tipi e di tutte le fogge, tante... talmente tante e talmente belle che qualsiasi cosa io pensassi di fare mi sembrava banale. Insomma, non sono riuscita a decidermi. In compenso, mi è venuta voglia di condividere con voi queste meraviglie... guardate
qui
qui
lunedì 8 novembre 2010
Ultime da una cena...
Le cene, alla fine, riescono sempre benissimo. Nascono sempre un po' incerte, non si sa mai quanti saremo esattamente, fino all'ultimo sembra che non ci sia abbastanza da mangiare, non si capisce chi deve portare che cosa... ma poi capita sempre che grazie a fortunate sinergie tutto vada a meraviglia.
Ma è inutile parlare e raccontare, andate a guardarvi le immagini
Ma è inutile parlare e raccontare, andate a guardarvi le immagini
venerdì 5 novembre 2010
Il direttivo
domenica 31 ottobre 2010
Il piatto del paradiso
L'originale proviene dalle Tomba 210 della necropoli di Pill'e Matta. E' una coppa in sigillata africana e raffigura l'Eden, secondo il Libro della Genesi 3/4-7 : Adamo ed Eva sono rivolti verso l'albero della conoscenza del bene e del male, carico di foglie e di frutti, sul quale avvolge le sue spire il serpente. Un secondo albero, forse quello della vita, anche questo frondoso, occupa la parte bassa della vasca, conferendo simmetria alla composizione.
Questa raffigurazione è unica. Esiste solo un altro esemplare simile, che però è privo di dati di scavo, conservato al Museo di Costantina, in Algeria, nel quale invece del secondo albero è posta una foglia di palma.
Dovete sapere che l'originale ha un diametro di neanche 20 cm, ma un bel giorno a qualcuno di noi (uno a caso...Franco!) è nato un pensiero-stupendo-un-poco-strisciando : 'Perchè non lo facciamo grande?'
Grande???!!!??? Grande quanto? Quanto un piatto da pizza?
'Nooo, di più!'
'Di più??? E quanto? Quanto una ruota d'automobile?
'Ma noooo, ancora di più, facciamo quanto un ombrello da pastore!'
Oddio.
All'inizio increduli, poi conquistati dall'idea e sempre più propositivi, abbbiamo iniziato a progettare : servirà uno stampo dove poterlo mettere... e poi?...ognuno potrebbe fare un pezzo e poi li mettiamo insieme...e poi? poi come faremo a farlo entrare dentro il forno? ...si potrebbe tagliarlo a pezzi e assemblarlo dopo cotto... e se qualche pezzo si rompe? Che ne sarà di tutta la fatica? Bisogna rischiare...
Quanti 'se', quanti 'ma'... ma siamo proprio sicuri di volerci imbarcare in questa impresa?
Ebbene sì, siamo sicuri, l'idea è troppo intrigante per poter essere accantonata!
E così cominciamo a fare i bassorilievi e i calchi dei vari elementi...
prepariamo lo stampo e la sfoglia
Ed ecco che arriva il momento più temuto : sovrapporre i bassorilievi. Attenti, attenti! Non deve restare neppure una bollicina d'aria, altrimenti è tutto perduto!
Mai fu più necessaria la collaborazione, l'attenzione, l'energia di ciascuno e la comunione di intenti di tutti! Tante mani, tanti gesti precisi, tanti respiri corti per la tensione, tante piccole gocce di sudore per l'ansia....
........Pfuiiiiiii..... che fatica........
Adesso lo tagliamo e lo mettiamo in forno
Però...ne è valsa la pena! Visto il risultato c'è da esserne orgogliosi!!!
Questa raffigurazione è unica. Esiste solo un altro esemplare simile, che però è privo di dati di scavo, conservato al Museo di Costantina, in Algeria, nel quale invece del secondo albero è posta una foglia di palma.
Dovete sapere che l'originale ha un diametro di neanche 20 cm, ma un bel giorno a qualcuno di noi (uno a caso...Franco!) è nato un pensiero-stupendo-un-poco-strisciando : 'Perchè non lo facciamo grande?'
Grande???!!!??? Grande quanto? Quanto un piatto da pizza?
'Nooo, di più!'
'Di più??? E quanto? Quanto una ruota d'automobile?
'Ma noooo, ancora di più, facciamo quanto un ombrello da pastore!'
Oddio.
All'inizio increduli, poi conquistati dall'idea e sempre più propositivi, abbbiamo iniziato a progettare : servirà uno stampo dove poterlo mettere... e poi?...ognuno potrebbe fare un pezzo e poi li mettiamo insieme...e poi? poi come faremo a farlo entrare dentro il forno? ...si potrebbe tagliarlo a pezzi e assemblarlo dopo cotto... e se qualche pezzo si rompe? Che ne sarà di tutta la fatica? Bisogna rischiare...
Quanti 'se', quanti 'ma'... ma siamo proprio sicuri di volerci imbarcare in questa impresa?
Ebbene sì, siamo sicuri, l'idea è troppo intrigante per poter essere accantonata!
Marisa Vargiu - Adamo |
prepariamo lo stampo e la sfoglia
Ed ecco che arriva il momento più temuto : sovrapporre i bassorilievi. Attenti, attenti! Non deve restare neppure una bollicina d'aria, altrimenti è tutto perduto!
Mai fu più necessaria la collaborazione, l'attenzione, l'energia di ciascuno e la comunione di intenti di tutti! Tante mani, tanti gesti precisi, tanti respiri corti per la tensione, tante piccole gocce di sudore per l'ansia....
........Pfuiiiiiii..... che fatica........
Adesso lo tagliamo e lo mettiamo in forno
Però...ne è valsa la pena! Visto il risultato c'è da esserne orgogliosi!!!
sabato 30 ottobre 2010
Mai illudersi.....
Ci avevano detto che ci saremmo incontrati per un restauro. Qualcuna (specialmente le prime tre signore da destra) era convinta di farsi un bel lifting, vista la forma fisica ormai messa a dura prova dal tempo e dagli eventi, ma purtroppo ha dovuto ricredersi.....
Il restauro, infatti, non riguardava le persone ma soltanto i reperti archeologici di Pill'e Mata! Che delusione per loro! Per fortuna il corso di restauro è stato molto interessante e ci ha ripagato dallo sconforto, regalandoci l'emozione di poter lavorare sui cocci dei veri reperti!
Il restauro, infatti, non riguardava le persone ma soltanto i reperti archeologici di Pill'e Mata! Che delusione per loro! Per fortuna il corso di restauro è stato molto interessante e ci ha ripagato dallo sconforto, regalandoci l'emozione di poter lavorare sui cocci dei veri reperti!
giovedì 28 ottobre 2010
Sudore e polvere
Allora non esistevano le gru, non c'era la
tecnologia, non c'erano macchinari di sorta che alleviassero la fatica.
I muratori lavoravano soltanto con l'aiuto delle loro braccia e delle loro spalle, giornate intere di sudore a rimettere in piedi la città.
Quando Cagliari si risvegliò dopo la guerra, era una città devastata; per ricostruirla ci vollero centinaia di braccia possenti, uomini abituati al lavoro duro, che sfidarono le intemperie e il sole cocente, nell'intento di cancellare le macerie e la desolazione.
Quegli uomini, spesso ragazzi, erano sopratutto i muratori di Quartucciu, erano i nostri nonni, i nostri padri, i nostri zii... ed è a loro che gli intagliatori di Quartojosso hanno voluto dedicare un'opera che restituisse il senso di quella fatica.
....un progetto...
un pannello di legno
ci si organizza...
si comincia a lavorare...
ed ecco prendere vita uno splendido lavoro...
al quale i nostri padri avrebbero certamente guardato con riconoscenza.
tecnologia, non c'erano macchinari di sorta che alleviassero la fatica.
I muratori lavoravano soltanto con l'aiuto delle loro braccia e delle loro spalle, giornate intere di sudore a rimettere in piedi la città.
Quando Cagliari si risvegliò dopo la guerra, era una città devastata; per ricostruirla ci vollero centinaia di braccia possenti, uomini abituati al lavoro duro, che sfidarono le intemperie e il sole cocente, nell'intento di cancellare le macerie e la desolazione.
Quegli uomini, spesso ragazzi, erano sopratutto i muratori di Quartucciu, erano i nostri nonni, i nostri padri, i nostri zii... ed è a loro che gli intagliatori di Quartojosso hanno voluto dedicare un'opera che restituisse il senso di quella fatica.
....un progetto...
un pannello di legno
ci si organizza...
si comincia a lavorare...
ed ecco prendere vita uno splendido lavoro...
al quale i nostri padri avrebbero certamente guardato con riconoscenza.
martedì 19 ottobre 2010
Quando si dice 'il talento'...
Mi ricordo il giorno in cui arrivò. Timidamente cominciò a metter le mani nell'argilla, apparentemente senza crederci, sorridente, e cominciò a lavorare in silenzio, concentrata. Non ricordo quale fosse il primo oggetto che venne fuori dalle sue mani, certo è che da quel momento io, noi tutti, non facciamo che stupirci ogni volta che qualcosa scaturisce dal pezzo di argilla che si trova sul tavolo di fronte a lei. Lei, Bonnie, dice candidamente "io non avevo mai lavorato l'argilla prima di venire qui". E meno male. Figuriamoci se avesse già avuto esperienza!
Le cose migliori vengono fuori quando dice che si annoia: prende per caso un pezzo di argilla, comincia quasi svogliata a lavorare... ed ecco nascere dal nulla cose meravigliose, personaggi delle fiabe, ritratti, donne eteree e bellissime, figure sinuose e volti sognanti.
Lei quasi si giustifica : "Avevo tra le mani un po' di argilla, non sapevo che farne... e alla fine mi è venuto questo". Potete giurarci : il 'questo' è sempre un autentico capolavoro. Sembra quasi che ogni volta una sorta di magia si compia ... e il risultato riempie gli occhi di stupore e il cuore di gratitudine. Grazie Bonnie.
Le cose migliori vengono fuori quando dice che si annoia: prende per caso un pezzo di argilla, comincia quasi svogliata a lavorare... ed ecco nascere dal nulla cose meravigliose, personaggi delle fiabe, ritratti, donne eteree e bellissime, figure sinuose e volti sognanti.
Lei quasi si giustifica : "Avevo tra le mani un po' di argilla, non sapevo che farne... e alla fine mi è venuto questo". Potete giurarci : il 'questo' è sempre un autentico capolavoro. Sembra quasi che ogni volta una sorta di magia si compia ... e il risultato riempie gli occhi di stupore e il cuore di gratitudine. Grazie Bonnie.
venerdì 15 ottobre 2010
President and vice-president
Questi due robusti ed energici individui sono Paola, la nostra presidente, e il suo vice, Roberto. La loro elezione è recente e dunque, ahinoi, insieme ne combineranno delle belle ancora per molto tempo:-))))) Non si può dire che la loro presenza sia ininfluente: seria, precisa ed autorevole lei; ciarliero, casinista e rompiballe lui, discutono e si confrontano animatamente, ma soprattutto ci danno spesso saggio delle loro doti canore (specialmente lui), tanto che nessuno sente il bisogno di accendere la radio. Spesso ci guardiamo negli occhi e ci chiediamo in quale archivio recondito vada a pescare il suo repertorio. Mah!
mercoledì 13 ottobre 2010
Questi siamo noi
Non siamo proprio tutti, in effetti siamo molti di più. Qui siamo riuniti in occasione di una mostra alla DomusArt di Quartucciu, carini no?
Approfitto dell'occasione per mandare un pensiero affettuoso a Marcella (la prima seduta da sinistra) che purtroppo non è più tra noi e ci manca sempre indicibilmente:
Ciao, Marcella, il tuo sorriso ci accompagna sempre, e, come vedi, fai ancora parte di noi. Il nostro affetto è quello di sempre ed in ogni circostanza c'è una buona occasione per ricordarti e dedicarti un pensiero. Da tutti noi un grande grandissimo abbraccio.
Approfitto dell'occasione per mandare un pensiero affettuoso a Marcella (la prima seduta da sinistra) che purtroppo non è più tra noi e ci manca sempre indicibilmente:
Ciao, Marcella, il tuo sorriso ci accompagna sempre, e, come vedi, fai ancora parte di noi. Il nostro affetto è quello di sempre ed in ogni circostanza c'è una buona occasione per ricordarti e dedicarti un pensiero. Da tutti noi un grande grandissimo abbraccio.
martedì 12 ottobre 2010
Inizia l'avventura...
Veramente la nostra avventura è gia cominciata diversi anni fa... intendevo dire che dobbiamo cominciare l'avventura del blog!
E' venuto il momento di raccogliere tutti i pensieri, parole ed opere di un grande gruppo, bello e consolidato, di gente che ama l'arte in tutte le sue forme e che ama ritrovarsi per creare, scambiare opinioni, o semplicemente chiaccherare e fare progetti. Che ne dite? La cosa entusiasmante sarà che ognuno potrà lasciare il suo post, pubblicare le foto delle sue opere e dare libero corso ai suoi pensieri, sui quali, naturalmente, tutti potremo dare un parere (hi hi hi !!!)... ne vedremo delle belle...in tutti i sensi!
E' venuto il momento di raccogliere tutti i pensieri, parole ed opere di un grande gruppo, bello e consolidato, di gente che ama l'arte in tutte le sue forme e che ama ritrovarsi per creare, scambiare opinioni, o semplicemente chiaccherare e fare progetti. Che ne dite? La cosa entusiasmante sarà che ognuno potrà lasciare il suo post, pubblicare le foto delle sue opere e dare libero corso ai suoi pensieri, sui quali, naturalmente, tutti potremo dare un parere (hi hi hi !!!)... ne vedremo delle belle...in tutti i sensi!
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