Capita spesso che si inizi un lavoro e poi qualcosa vada storto. Talvolta una fessurina, all'inizio invisibile, pian piano si allunga inesorabilmente sotto i miei occhi increduli e io resto lì a guardare impotente e disarmata, senza darmi pace perchè non riesco ad arrestare il disastro imminente. Che fare, ad esempio, quando di un piatto faticosamente dipinto rimane soltanto il fondo? Che diamine, adesso che ne faccio? lo butto? no, che peccato, dopo tanto lavoro... massì, lo cuocio comunque, qualcosa ne verrà fuori! Mmm...e se provassi a fare una base su cui sistemarlo? Già, perchè no? E' così che è nato questo pannello raffigurante una riproduzione di un quadro di Rosina Wachtmeister che mi piaceva tanto...

Il fatto è che non mi è bastato. Mi è presa la febbre dei pannelli, e allora ne è succeduto un altro ...

....e siccome mi piace da morire dipingere facce, un'altro ancora

Del resto, anche il primo pannello che feci diversi anni fa raffigurava una serie di facce... a vederlo adesso mi fa una tenerezza!

Ma il cuore, dico il cuore, ce l'ho messo tutto nel lavoro di una notte, aspettando il Natale. Una sera piovosa passata a lavorare vicino al camino, provando e riprovando i colori, perchè doveva venir fuori una notte magica, una notte di Natale con la luna splendente...